Il Centro

STORIA

L’ esercizio dell’albergo e ristorante San Contardo era, fino al 1888, di proprietà della famiglia Mangiarotti, mentre l’immobile apparteneva ai Conti Gazzaniga. In quell'anno l’esercizio è passato a Ercole Scovenna il quale, negli anni Venti, acquistò anche l’immobile.

Pittura del 1663: veduta della via principale di Broni. Sulla destra si nota l'albergo Croce Bianca e l'albergo San Contardo.


Al pian terreno, la parte dell'immobile verso via Emilia era suddivisa in tre negozi dati in affitto: la vendita di formaggi della signora Marina, famosi anche nel circondario; l’esposizione di mobili dei Fratelli Pontiroli e un negozio di casalinghi.

Foto anteriore al 1933 (anno in cui venne tolta la rete tranviaria). Sulla destra l'ingresso all'albergo S. Contardo e sotto il portico l'ingresso del negozio di formaggi; tutto il complesso è diventato " Galleria San Contardo".


La linea ferroviaria, a vapore, ribattezzata "Gamba de lègn", per via della locomotiva, con il suo incedere lento e i suoi gorgoglii così diversi dai vigorosi «ciuff ciuff» che emettevano i treni più giovani: assomigliava a una vecchia caffettiera.
Ercole doveva essere un personaggio! quando doveva prendere il tram, mandava in strada un cameriere per fermarlo ed attenderlo.

Ad Ercole subentrò il figlio Carlo che, dopo essere stato in Francia ed Inghilterra ad apprendere il mestiere, diede impulso al ristorante. Celebre è rimasto il suo bollito misto: per qualificare questa pietanza, utilizzava soprattutto il controfiletto (roast beef) del bovino.

Quando Carlo si ritirò dall'attività (1968), vendette l’esercizio a terzi e, quando questi cessarono, i locali dell’albergo e del ristorante rimasero chiusi per parecchi anni.

Gli succede il figlio Gianfelice, che lavorò assiduamente affinché lo stabile fosse ristrutturato per poter restituire al paese un pezzo di storia. Egli, avvalendosi della collaborazione dell'architetto Vercesi e dell'impresa Calì, presentò il progetto di recupero alla Soprintendenza alle Belle Arti che, con il suo benestare, permise l'inizio dei lavori di recupero dello stabile con il vincolo di ripristino delle antiche facciate, balconi e terrazze.

Negli anni Novanta una porzione del pian terreno dell’immobile venne affittata ad una banca. Nel 2014 ebbero inizio i lavori di ristrutturazione del primo lotto dell’immobile che verrà affittato ad uffici. Nel 2016 si conclude la ristrutturazione del secondo lotto.

A Gianfelice, negli ultimi anni supportato dalla moglie Paola, subentra graduatamene il figlio Carlo che, seguendo la strada indicata dal padre, con l'aiuto indispensabile dei collaboratori di fiducia, Arch. Vercesi e Sig. Calì, porta avanti il lavoro iniziato dal padre ultimando i lavori del terzo lotto nel 2018 e, nel 2019 la pavimentazione del cortile e altri interventi nel 2019. Il completamento dell'intervento sarà concluso definitivamente nel 2021

Lo stabile prima dei lavori

Le sezioni

Lo stabile a fine lavori